“Oggi la parola misericordia è un po’ inflazionata, ma in essa si racchiude il succo e il cuore del Vangelo”. Ben venga questa “inflazione” se “porterà dei frutti”. Lo ha detto questa mattina il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute, a margine dell’incontro promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei. “Abbiamo scelto la Porta santa di Lampedusa come segno giubilare insieme al santuario della Madonna di Porto Salvo – ha spiegato il cardinale -, perché questa porta ha un significato speciale, significa accoglienza, affacciarsi, noi che siamo sull’altro lato del Mediterraneo, per incontrare l’altro. In questo c’è l’essenza della misericordia”. L’Anno giubilare “non è solo ‘io voglio godere della misericordia di Dio’; è anche io mi devo girare dalla parte del fratello per vivere la misericordia. La Chiesa è chiamata a convertirsi e a girarsi dalla parte del povero, spero che qualche cosa cambierà”. Del resto, conclude Montenegro, “il Papa sta seminando la parola misericordia in abbondanza e qualche effetto si vede già, speriamo se ne vedano altri. Oggi è un po’ inflazionata, ma in essa si racchiude il succo e il cuore del Vangelo. Se può portare dei frutti, inflazionare la parola misericordia dovrebbe essere un bene”.