Cardinale Montenegro: "Oltre a migranti, poveri sono famiglie non più in grado di curarsi"

"Serve una parola etica, a volte ci si dimentica dell’uomo mentre la cura va fatta con gli occhi del cuore". Lo ha detto il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute, intervenuto all’incontro della Consulta nazionale della pastorale della salute. Concludendo la conversazione con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il porporato ha precisato che "oltre ai migranti, i poveri sono oggi le famiglie che non sono più in grado di curarsi, quelle che magari il cibo in qualche modo lo trovano, ma poi vengono da un vescovo a dire che non hanno più soldi per comperare le medicine. Bisogna fare leggi adatte per metterli in condizione di vivere". Rispondendo alle domande dei partecipanti, Lorenzin ha detto: "Nei nostri criteri c’è anche l’intenzione di superare la disparità tra regioni, e non solo in materia di cura e assistenza alle disabilità gravi". "Dobbiamo cercare di trovare un sistema equo che garantisca un vero accesso alla sanità. Credo vada fatta una riflessione più approfondita", ha aggiunto. Per quanto riguarda la psichiatria, "dopo l’episodio drammatico di Torino, l’estate scorsa, abbiamo costituito un apposito gruppo di lavoro".” “