Cardinale Montenegro: “Guardare al territorio privilegiando i poveri"

"Oggi stanno aumentando le famiglie povere, noi dobbiamo essere capaci di guardare fuori, al territorio, privilegiando i poveri: il Papa sta parlando a spinta di povertà e misericordia e noi dobbiamo dargli una mano perché questo discorso metta radici concrete". Ne è convinto il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Caritas italiana e della Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute. All’incontro odierno con la Consulta nazionale per la pastorale della salute, il porporato ha esortato a guardare "le cose dalla parte degli ultimi: non con gli occhi del samaritano soltanto, ma dalla parte dell’uomo steso a terra che ha visto due persone allontanarsi e uno fermarsi". Secondo Montenegro, occorre "una svolta" nelle diocesi: "I poveri sono la carne di Cristo sofferente, occorre iniziare a percorrere altre strade: non c’è solo la parrocchia, ci sono le carceri, gli ospedali. Dobbiamo essere capaci di leggere con anticipo". Il Papa "chiede alla Chiesa di uscire, di vedere quello che sta succedendo per strada. Aiutatemi a vivere da vescovo. Il nostro metro è il territorio, quella povertà e sofferenza quotidiana che passa attraverso la via delle parrocchie". Sulla linea della concretezza anche don Carmine Arice, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei, che concludendo l’incontro ha riferito la proposta del ministro Lorenzin di un confronto regolare con la Consulta, a partire dal tema della salute dei migranti.” “