"Riconosciamo che siamo in una nuova era e questo è un dato di fatto nella Chiesa cattolica. Ci troviamo in continuazione ad affrontare questioni teologiche, ma lavoriamo insieme sulle questioni che riguardano tutta l’umanità, perché credo che abbiamo delle responsabilità in questo momento". Lo ha detto, in un’intervista alla "Radio Vaticana", Geoff Tunnicliffe, segretario generale dell’Alleanza evangelica mondiale, che giovedì scorso in Vaticano ha consegnato a Papa Francesco il Premio "Shahbaz Bhatti per la libertà". "Durante l’udienza riporta l’emittente vaticana il Pontefice ha osservato che l’efficacia dell’annuncio cristiano sarebbe maggiore se i cristiani non fossero divisi e ha incoraggiato le occasioni di fratellanza e collaborazione tra cattolici ed evangelici". "Nel momento in cui glielo ho consegnato ha ricordato Tunnicliffe ero quasi con le lacrime agli occhi perché Shahbaz Bahtti era un mio caro amico". Dopo la morte del ministro pakistano "decidemmo di portare avanti iniziative per la pace e introdurre un premio annuale in sua memoria da consegnare a coloro che lavorano per la libertà, per la pace e per i perseguitati. Quest’anno abbiamo voluto consegnarlo a Papa Francesco in memoria di Shahbaz Batti ha concluso perché in tutto il lavoro che il Papa sta facendo ci ha dimostrato di essere una persona di pace".” “