"Quello che mi ha fatto effetto è aver visto una città che è prigione…". Lo dice il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti in un’intervista rilasciata al settimanale umbro "La Voce", a proposito del recente viaggio della presidenza della Conferenza episcopale italiana (Cei) nella Striscia di Gaza, che ha visto la partecipazione del cardinale Bassetti, in qualità di vice presidente della Cei. "Quello che mi ha colpito di più – prosegue il porporato nell’intervista – è il buio di Gaza. Di notte è senza luci, la corrente elettrica c’è solo per sei ore, ed anche l’acqua non c’è". Al cardinale è rimasta impressa la vista di "una lunghissima via che attraversa la città, in cui è rimasta in piedi una sola casa, mentre tutto il resto sono macerie, in mezzo alle quali i bambini giocano e gli adulti cercano il ferro da rivendere". Con queste parole ha riassunto il significato della visita della Presidenza della Cei nella Striscia di Gaza: il "desiderio, che è prima di tutto di Papa Francesco, di fare gesti concreti ed efficaci di carità, andare nelle periferie del mondo là dove è maggiore la sofferenza e la passione degli uomini, dare messaggi di pace là dove l’odio trionfa".” “