CARCERE: RISTRETTI ORIZZONTI, UNA LEGGE PER "SALVARE L’AFFETTO DELLE FAMIGLIE"” “” “

Una nuova legge che "cambi radicalmente" i rapporti con le famiglie per le persone detenute. È la campagna lanciata dalla redazione di "Ristretti Orizzonti" (www.ristretti.org), in collaborazione con la Conferenza nazionale volontariato giustizia, che, al riguardo, il 1° dicembre a Padova propone il seminario "Per qualche metro e un po’ di amore in più" (ore 9.30-16, Casa di Reclusione di Padova), aperto a chi si occupa di "carcere e affetti" (su prenotazione, per permettere l’accesso al carcere), a operatori, magistrati, avvocati, parlamentari, giornalisti. "Carceri più umane significa carceri che non annientino le famiglie", è il convincimento di fondo. "L’Europa – spiega ‘Ristretti Orizzonti’ – non si può ‘accontentare’ dei tre metri di spazio a detenuto per decretare che le nostre carceri non sono più disumane. Lo sono eccome, e lo sono in particolare per come trattano i familiari dei detenuti: sei ore al mese di colloqui e dieci miserabili minuti a settimana di telefonata, spazi per gli incontri spesso tristi e affollati, attese lunghe, estenuanti, umilianti". La richiesta è di "una legge per liberalizzare le telefonate, come avviene in moltissimi Paesi al mondo, e per consentire i colloqui riservati", nella convinzione che "una legge così, aiutando a salvare l’affetto delle famiglie delle persone detenute, produrrebbe quella ‘sicurezza sociale’ molto più nobile e importante della semplice sicurezza".

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