"A scuola di libertà" è un progetto promosso dalla Conferenza nazionale volontariato giustizia che mira ad approfondire i temi del carcere e della pena con incontri e riflessioni negli istituti scolastici. In Alto Adige il progetto è messo in atto dalla Caritas per mezzo del servizio Odòs, che si occupa dell’accompagnamento e del reinserimento sociale e lavorativo di persone detenute ed ex-detenute. Hanno aderito all’iniziativa 7 istituti scolastici nelle città di Bolzano, Merano, Bressanone e Ortisei. "Obiettivo dell’iniziativa spiega Alessandro Pedrotti, responsabile del servizio Odòs è proporre un modello di giustizia diverso, in cui sia recuperato il valore della centralità della persona umana". "Durante gli incontri con i ragazzi continua Pedrotti si spiegherà che chi ha perso la libertà deve avere la possibilità di riconquistarla scontando una pena rispettosa per la dignità delle persone. In carcere, infatti, ci sono persone e non ‘reati che camminano’". Sabato 15 novembre, dunque, i due mondi della scuola e del carcere avranno l’occasione di conoscersi e confrontarsi per riflettere sul sottile confine tra trasgressione e illegalità, sui comportamenti a rischio e le conseguenze che ne derivano.