"Questi tempi sono duri per tutti, soprattutto per le famiglie che soffrono la crisi. Ma la risposta non può essere quella di chiudersi al mondo, all’altro. È necessario uscire di casa e dialogare col vicino". È la "ricetta" per vivere l’ecumenismo in famiglia: a proporla è Francesco Bagatti, direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della diocesi di San Miniato. "Papa Francesco – dichiara l’esperto in un’intervista rilasciata alla "Domenica", il settimanale della diocesi – ha capito che il dialogo interreligioso è il fondamento per la nuova evangelizzazione. Il suo è un messaggio profondamente riformatore, non solo per quello che dice, ma soprattutto per come lo dice. Ancora è presto per capire se i suoi intenti si trasformeranno in riforme, nessuno ha la bacchetta magica. Ma il richiamo del Papa per una chiesa più solidale è certamente un messaggio che profuma di ecumenismo". Come vivere l’ecumenismo sul territorio? "Dobbiamo ripartire da noi stessi", la risposta di Bagatti, secondo il quale c’è invece "la tendenza a delegare sempre ad altri: la società, le istituzioni, la Caritas. Dobbiamo far leva su quello che possiamo fare noi, anche poco". Infine, la proposta: "Ci sono zone della nostra diocesi dove l’Islam è la religione più praticata. Una convivenza pacifica e proficua è impossibile se non c’è incontro. Questo tratto di strada va fatto insieme".