"Dal 1951 ad oggi ogni 4 mesi di vita ne abbiamo guadagnato uno. Siamo diventati uno dei popoli più longevi della terra e nei prossimi vent’anni avremo 21 milioni di over-65. In questa situazione è probabile che non sia più possibile permettersi un tipo di welfare sanitario come quello che conosciamo oggi". Lo ha detto al convegno del Censis, svolto oggi a Roma, il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi. "È chiaro che diventa urgente e inevitabile ridurre gli sprechi, anche se occorre notare che la percentuale di spesa pubblica italiana rispetto al Pil è del 7,3%, mentre la media europea è superiore, all’8,3%. Una delle soluzioni ha aggiunto consiste nel ridurre l’ospedalizzazione, puntando a un aumento del ruolo dell’educazione sanitaria e della medicina generale. Basti pensare che riducendo di un giorno il ricovero ospedaliero si può finanziare 5 anni di farmaci allo stesso cittadino" (una media di 180 euro l’anno per cittadino). Scaccabarozzi ha sottolineato che il sistema delle imprese farmaceutiche rappresenta un’eccellenza del Paese, perché "rispetto a 12,3 miliardi di spesa farmaceutica, eroga 12,5 miliardi tra contributi, stipendi e tasse, produce 14 miliardi di export e dà lavoro a 67 mila persone, di cui il 90% sono laureati e diplomati".