RELIGIONI E MALATTIA: DON AULETTA (UC), "AUTENTICA ACCOGLIENZA DELLE DIFFERENZE"

"Offrire un servizio alla prima libertà riconosciuta alla persona, ossia la libertà religiosa che anche la ‘Dignitatis Humanae’ (Dichiarazione del Concilio Vaticano II) definisce ‘il primo dei diritti". Così questo pomeriggio don Angelo Auletta, assistente spirituale dell’Università Cattolica (Uc) di Roma, ha spiegato al Sir (clicca qui) l’obiettivo della tavola rotonda tenutasi nella hall del Policlinico Agostino Gemelli riunendo otto rappresentanti di altrettante fedi religiose con l’obiettivo di "pensare alla costruzione di un modello di buone pratiche per promuovere un servizio pastorale corrispondente alle diverse esigenze religiose di ogni degente in una sorta di autentica accoglienza delle differenze"; una necessità imposta dalla trasformazione della nostra società "sempre più multiculturale e multi religiosa". "Vogliamo inoltre – ha proseguito don Auletta – mettere in contatto i rappresentanti ufficialmente riconosciuti delle realtà religiose con i dirigenti della nostra struttura sanitaria cui compete l’attuazione pratica di questo progetto". Per Andrea Cambieri, dirigente medico del nosocomio, "questa è una prima occasione di contatto per ragionare insieme su un aspetto assolutamente centrale e preminente nel malato: la sua spiritualità. L’accoglienza non è integrale se manca di questa che ne è la sua dimensione più profonda".

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