Solo il 3% del collocamento è oggi intermediato dal sistema pubblico dei servizi per l’impiego, ricordano le Acli. E solo il 6% degli adulti beneficia di un percorso formativo di carattere professionale. Solo il 17% di apprendisti fa formazione, nonostante che viga un obbligo di legge per tutti. E appena il 6,5% dei giovani accede alla formazione professionale. "Alla luce di questi dati commenta Drezzadore è evidente la necessità di una riorganizzazione dei sistemi che presidiano le politiche attive, perché siano effettivamente in grado di accompagnare, professionalizzare e inserire in nuovi lavori chi perde il posto o i giovani disoccupati. Altrimenti, anche la nuova assicurazione sociale per l’impiego (Aspi) rischia di trasformarsi in un ‘parcheggio’ dei lavoratori espulsi". "Quanto più il nuovo sistema si propone di superare le disuguaglianze e di contrastare l’assistenzialismo conclude il responsabile lavoro delle Acli , tanto più dovrà essere efficace nel gestire la mobilità lavorativa promuovendo più formazione e più adeguati servizi".” “