"Come colmeremo non tra tre anni che è il tempo che manca allo scadere degli Obiettivi del Millennio dell’Onu domani e dopo domani, e poi giorno dopo giorno, il diritto di conoscere e di sapere di quella parte di uomini e donne, ma soprattutto bambini e bambine che non conoscono la strada verso la scuola, a cui è negato il sedere su un banco perché costretti a lavorare, mendicare, scappare e sparare?", riflette suor Chinello, che aggiunge: "È uno strappo alle pagine della memoria e della storia dei popoli: perché educare è formare cittadini e cittadine. È un furto al futuro: perché il domani si costruisce sull’oggi e l’oggi si fonda sul passato". Ma soprattutto, conclude, "ancora una volta è voltare le spalle al diritto-dovere della giustizia e della pace, per tutti".