50°CONCILIO: TANGORRA (TEOLOGO), "UN’IDEA DI CHIESA CHE RIGUARDA TUTTI"

La Lumen Gentium non è "da considerarsi solo ‘uno’ dei sedici documenti del Vaticano II, ma il cuore pulsante perché tutti gli altri risultano essere ulteriori sviluppi delle sue tematiche, benché con posizioni non sempre omogenee". Ad affermarlo questa sera alla Pontificia Università Lateranense è il teologo Giovanni Tangorra, secondo il quale la Lumen Gentium "ha inteso comunicare" un’idea "di Chiesa che riguarda tutti". "Nell’intenzione generale del Concilio non si è trattato solo di elaborare una teoria, ma un modo di fare la Chiesa – ha precisato -. Sebbene la distanza e, più ancora, la situazione non certo ottimale dell’odierna vicenda ecclesiale abbiano prodotto un certo disincanto, resta la freschezza di un’ecclesiologia che, almeno nei suoi principi di fondo, dovrebbe contrassegnare il nostro futuro". Per Tangorra "il giudizio problematico riguarda piuttosto una recezione che è ben lungi dall’essere completamente attuata. Lo riconoscevano i vescovi nel Sinodo del ventennale, parlando di frutti e di carenze". Tra questi frutti, ha concluso il teologo, "c’è la maturazione di una coscienza ecclesiale, certamente più viva di quanto a volte si è disposti a immaginare".

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