Proprio per questa complessità del cammino ecumenico, è chiaro che "l’ecumenismo osserva Kasper non è un programma politico che tende ad un ampliamento dell’impero della Chiesa, come qualcuno pensa in maniera ridicola, e non è neanche un compromesso diplomatico fondato sul minimo comun denominatore". Come diceva papa Giovanni Paolo II "il dialogo ecumenico nella verità" è "uno scambio non solo di idee ma di doni. Il dialogo ecumenico non ci può privare delle nostre rispettive ricchezze, ma ci vuole arricchire a vicenda. Attraverso il dialogo ecumenico possiamo imparare dagli altri ed essere guidati dallo Spirito in tutta la verità (Gv 16,13), in modo che possiamo condividere sempre di più nella pienezza di Cristo". ” “