(Dai nostri inviati a Sydney) "Costruire se stessi per edificare la civiltà dell’amore": riassume così don Nicolò Anselmi, direttore del Servizio Cei per la pastorale giovanile, la Gmg di Sydney che si è chiusa oggi con la messa celebrata da Benedetto XVI. "Il Papa ha detto al SIR don Anselmi nei suoi discorsi all’apertura a Barangaroo, alla Veglia e oggi, nella messa finale, ha proposto ai giovani una diversità di temi tutti collegati alla loro vita e che rappresentano anche elementi di problematicità e di crisi. Li ha invitati a costruire se stessi per poi collaborare al meglio all’edificazione della civiltà dell’amore. In poche parole Benedetto XVI ha esortato i giovani a coniugare la fede con le opere in una testimonianza coraggiosa, tenace, del Vangelo". Don Anselmi non ha mancato di notare come il Papa salutando i giovani in varie lingue abbia ricordato agli italiani "le loro radici di fede e la loro cultura cristiana. Mi piace pensare afferma che avesse ancora in mente l’Agorà dei giovani di Loreto con le centinaia di migliaia di giovani nella spianata di Montorso. Il Papa sa che può contare su di loro e questa è una responsabilità che non ci lascia indifferenti".” “