Il vescovo è "padre e pastore" dal cui cuore "nessuno è escluso": "egli è segno e richiamo di una realtà che occhi non vedono e mani non toccano, quella realtà divina di cui l’umanità ha bisogno per vivere con speranza e per guardare al futuro con fiducia". E’ quanto scrive il card. Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione per i Vescovi, presentando il volume "All’angelo della Chiesa scrivi…autorità ed autorevolezza nella Chiesa" di mons. Giulio Dellavite, edito da Avaliano Editore. "L’immagine del vescovo come ‘Angelo della Chiesa’ particolare scrive il card. Re che ieri ha presieduto in san Pietro la concelebrazione eucaristica con i vescovi presenti alla 58° assemblea Cei – non è contenuta in nessun testo conciliare né in qualche documento pontificio, ma è ripresa dal Libro dell’Apocalisse dove si legge ‘All’angelo della Chiesa di… scrivi’. E’ una immagine spiega il porporato appropriata ed espressiva, in sintonia con il Concilio Vaticano II". Per il prefetto della Congregazione per i Vescovi la guida della comunità ecclesiale "esige quella profonda intelligenza delle cose che sappia in ogni situazione prendere le decisioni giuste, intraprendere azioni adeguate e trovare le forme meglio rispondenti al bene delle persone e all’edificazione della Chiesa". ” ” ” ” ” “