L’ultima spiaggia, per napoletani e campani, di vedere finita la crisi dei rifiuti è un intervento della Commissione europea: "La salvezza potrebbe venire dall’Europa afferma Giuliana Martirani, docente di Geopolitica all’Università Federico II di Napoli dato che l’Italia non riesce a risolvere con il commissariamento straordinario e neppure la Regione". Per la docente, insomma, sarebbe quasi auspicabile un intervento della Commissione europea e non il semplice richiamo di ieri alle autorità italiane a intervenire in fretta per evitare un disastro ambientale e rischi sanitari. Rischi che aumentano non solo per le montagne di spazzatura nelle strade, ma anche per i roghi dei rifiuti, sempre più numerosi. "A Napoli osserva Martirani ci sono molti bassi e negozi. E non è piacevole avere cumuli di spazzatura maleodorante davanti casa o lavoro. Chi è più organizzato e meno adirato cerca di pulire; chi, invece, è solo adirato, non è molto colto e ha metodi spicci brucia l’immondizia. Non sapendo, così, di sprigionare diossina ed essendo magari contrari agli inceneritori". A roghi nati per rabbia, ignoranza, protesta, si possono aggiungere altri "gestiti dalla camorra". Di fronte a questa realtà, ci sono tanti che hanno la tentazione di mollare: "Tra i miei conoscenti racconta la docente ci sono già tre nuclei familiari in partenza da Napoli". (segue)