"Le liste dei contribuenti devono e4ssere pubbliche, tutti devono sapere se tutti contribuiscono al bene comune secondo le loro disponibilità, poiché è in gioco non solo il bilancio dello Stato, ma il proprio bilancio personale". Ne è convinto padre Giordano Muraro, domenicano, docente di teologia morale a Torino e all’Angelicum di Roma, che firma un articolo per "Famiglia cristiana" in edicola questa settimana sulla "moralità" della pubblicazione in Internet dei redditi dei contribuenti italiani. "Tutti debbono pagare le tasse, cioè dare allo Stato un contributo proporzionato alle disponibilità, per il bene comune", e "chi si sottrae commette un’ingiustizia verso lo Stato e un’ingiustizia verso i concittadini", spiega il teologo, che precisa: "Non si tratta di beneficenza, dove la destra non deve sapere ciò che fa la sinistra, ma di giustizia, dove tutti devono essere messi al corrente dei danni subiti a causa di chi non paga le tasse". "E’ vero che scovare gli evasori spetta allo stato, ma nulla vieta che i cittadini collaborino", sostiene Muraro, secondo il quale "la pubblicazione degli elenchi permette al cittadino di difendersi e di aiutare lo Stato", visto che "l’omertà può diventare connivenza".