La politica, a giudizio del card. Tettamanzi, "merita attenzione e fiducia. Ma richiede partecipazione". È dunque "compito dei cittadini non abbandonare il campo, riaprire una linea di credito alla politica, tornare al dialogo, intenso e appassionato". Il discorso di Tettamanzi si è concluso, infine, con un accenno al grande evento che ospiterà il capoluogo lombardo: l’Expo 2015 che "rappresenta una vera e propria occasione di dialogo per la città al suo interno". "Vorrei tanto ha auspicato che non rischiassimo di sciupare questa opportunità con discussioni su questioni solo economiche", ma piuttosto sia "occasione per riflettere sulla città, sul senso dell’abitare, sulla famiglia e sulle opportunità che possiamo offrirle, sull’idea di scuola, di arte, di architettura". E ancora può essere opportunità "per incontrare quanti abitano la città, conoscerli e conoscersi, capirsi e apprezzarsi nella diversità di cultura, fede, etnia, usi e lavoro". L’Expo, ha concluso il card. Tettamanzi, coinvolga tutti i volti della città: "La cultura e l’arte, la ricerca scientifica e tecnologica, l’imprenditoria e il mondo del lavoro, la medicina e i servizi alla salute, l’associazionismo e il volontariato, la scuola e le realtà educative, la Chiesa. Sì, anche la Chiesa ambrosiana. E con essa tutte le Chiese e le religioni presenti a Milano". ” ” ” “