"Tutte le grandi fedi sono portatrici di un messaggio di pace, tutte ricercano valori profondi e l’armonia interiore. Abbiamo le religioni cristiane e le altre religioni non cristiane; tutte, se ben intese, portano a praticare l’amore, la compassione, il perdono". Il Dalai Lama viene più volte interrotto dagli applausi degli eurodeputati. A proposito dei rapporti fra popolo tibetano e autorità cinesi, afferma: "Noi vogliamo contribuire a una società armoniosa, unita, stabile. Ma come si possono costruire questi obiettivi sotto un regime di paura e di angoscia?". L’oratore chiede libertà e diritti "per tutti in Cina", dichiara di nutrire "una grande fiducia nel popolo cinese", ma sottolinea anche le chiusure del governo di Pechino: "Perché la Cina rifiuta la nostra linea non violenta. Eppure, la crisi del 10 marzo scorso" – quando si registrarono scontri di piazza a Lhasa, capoluogo tibetano – "ha di nuovo messo in risalto la gravità della situazione. Noi vogliamo collaborare con la Cina, ma forse qualcuno crede ancora di poter risolvere il problema in punta di fucile". E conclude: "La Cina sta crescendo per importanza economica e politica. Ma per essere una superpotenza mondiale deve dimostrare un’adeguata autorità morale". ” “