CARD. BERTONE: IL "PRINCIPIO MAGGIORITARIO" NON APPARTIENE ALLA CHIESA

"Una Chiesa che riposi solamente sulle decisioni di una maggioranza diventa una Chiesa puramente umana, ridotta al livello di ciò che è fattibile e plausibile, di quanto è frutto della propria azione e delle proprie intuizioni e opinioni, dove l’opinione sostituisce la fede". E’ il forte ammonimento lanciato oggi dal card. Bertone. "Diversi movimenti – ha affermato Bertone citando tra di essi "Noi siamo Chiesa" – oggi reclamano, anche con violenza, una forma di democratizzazione della Chiesa". Nella democrazia politica, a questa domanda "si risponde con il sistema della rappresentanza", in base al quale "la minoranza deve inchinarsi alla maggioranza, e questa minoranza può essere molto grande". Ma "tutto ciò che una maggioranza decide può venire abrogato da un’altra maggioranza", ha ammonito il segretario di Stato vaticano, secondo il quale "la Chiesa fatta da sé ha alla fine il sapore del ‘se stessi’, che agli altri ‘se stessi’ non è mai gradito e ben presto rivela la propria piccolezza, si ritira nell’ambito dell’empirico, e così si dissolve anche come ideale sognato". Anche "il criterio dell’efficienza è il prodotto di una logica di autoaffermazione e di potere": da rifiutare, per il cristiano – ha concluso Bertone – è infine "la logica dell’interesse", che "al pari di quella del potere, da cui deriva, muove e domina kl’operatività mondana".