"Dove i cattolici italiani formano la propria opinione sui fatti che avvengono nel nostro Paese?", si chiede don Zucchelli. Di certo non "su testate che spesso divengono ‘il megafono del materialismo economico e del relativismo etico, vere piaghe del nostro tempo’, come afferma Benedetto XVI nel messaggio per le Comunicazioni sociali del 2008". In Avvenire, invece, "i credenti, ma anche i laici alla ricerca della verità, possono trovare declinati, giorno dopo giorno, nella lettura dei singoli eventi, quei valori che la dottrina sociale della Chiesa propone al mondo per il bene dell’uomo".” “Per don Zucchelli, "Avvenire fa parte della grande famiglia dei media cattolici, costituita, tra gli altri, dai 176 settimanali diocesani diffusi nell’intero Paese con un milione di copie e dal Sir l’agenzia nata dalla Fisc e divenuta oggi una presenza forte e indispensabile". Perciò, "in ogni diocesi l’informazione di ispirazione cristiana dovrebbe respirare a due polmoni: con il quotidiano Avvenire che apre all’Italia e al mondo, e con il settimanale diocesano che si radica nel territorio. Perché ciò avvenga, la Fisc auspica una sempre più stretta collaborazione tra le due grandi realtà comunicative della Chiesa italiana". ” ” ” “