AVVENIRE, 40 ANNI: CURATOLA (L’AVVENIRE DI CALABRIA), SI DISCOSTA DAL "GENERALE CONFORMISMO"

"Basta al mattino recarsi in edicola e dare semplicemente uno sguardo, rapido perfino, alle prime pagine dei maggiori quotidiani italiani ed insieme alla prima pagina di Avvenire. Lo noti subito: Avvenire è l’unico che si discosti da una sorta di generale conformismo". Filippo Curatola, direttore del settimanale cattolico "L’Avvenire di Calabria" (Reggio Calabria – Bova e Locri – Gerace), vede la "diversità" di "Avvenire" nel fatto che "ha scelto di raccontare la realtà, non la finzione". "Quel che per tanti quotidiani é un evento – spiega – su Avvenire lo trovi confinato magari in un angolino: se fai attenzione, é proprio quello il posto, quella la dimensione corretta. Di quel che é un niente, infatti, i giornali sono soliti creare un caso eclatante. E questioni enormi le trovi invece assenti o relegate tutt’al più in uno sperduto trafiletto di spalla d’una quarantesima pagina all’interno". Una scelta, quella di "Avvenire", "che forse non sempre paga in termini di attenzione" da parte di un lettore distratto, ma "paga quando incontra il lettore attento", perché "lo fa innamorare di un modo di fare giornalismo raro, se volete, certo non diffuso, «fine» insomma, di spessore, di gusto… ma un giornalismo che, in fondo, cerca in qualche modo di attestarsi sulla frontiera assai alta, ma decisiva, della verità".” “