Dopo 25 anni, prosegue il direttore di "Toscana Oggi", possiamo dire che "molte delle mete", fissate nel 1983, "sono state raggiunte". Il giornale "c’è e assolve al meglio al suo compito di informare sulla vita della Chiesa, non solo locale, e della società con particolare riguardo alla Toscana. Soprattutto di offrire sempre spunti di riflessione per orientare nella complessità delle problematiche dell’oggi". Con gli anni, è stata anche "valorizzata a pieno la dimensione locale: le singole realtà hanno acquistato visibilità e importanza". Secondo il direttore, "il giornale è in genere apprezzato anche da persone lontane dal nostro modo di concepire la vita e gode del rispetto delle istituzioni che gli riconoscono serietà e obiettività". I risultati raggiunti, sottolinea Migone, non devono però "farci riposare paghi". Un giornale, spiega, "deve continuamente rinnovarsi e saper offrire al lettore servizi sempre nuovi, articoli stimolanti che, oltre a informare, aiutino la riflessione". A questo si unisce "il problema della diffusione. Il nostro deve e vuol essere un giornale della gente, sempre più presente nelle famiglie e nelle parrocchie e perché no? anche in ambienti «laici» ma sensibili a certe problematiche". L’anniversario di "Toscana Oggi" verrà ricordato domani, a Firenze, con la consegna ad Alberto Migone del "Premio Donati" da parte dell’Ucsi Toscana (Unione cattolica stampa italiana).