"Gli itinerari della fede coinvolgono milioni di persone e non subiscono rallentamenti anche in periodi di crisi": lo ha sottolineato padre Caesar Atuire, amministratore delegato dell’Orp, presentando stamattina alla stampa il Josp Fest. "Gli itinerari dello spirito ha aggiunto sono un’esperienza di umanizzazione e di socializzazione, importanti in un periodo come il nostro dove assistiamo, come contraltare alla globalizzazione, ad una chiusura verso l’altro. Il Josp Fest è un laboratorio di umanità e di fede in cui i viaggiatori dello spirito possono conoscere altri popoli, anche grazie a viaggi virtuali, o anche un incontro intergenerazionale, tra giovani e ultrasessantenni". Si sta lavorando, in questo senso affinché si possa vivere nelle giornate del festival un evento comune tra palestinesi e israeliani. "In tutte le religioni ha chiarito padre Atuire è insita la trascendenza e Josp Fest coglie questo aspetto e lo valorizza come terreno d’incontro. Inoltre, anche il pellegrinaggio è un elemento che accomuna tutte le religioni". Perciò, l’iniziativa "si propone di essere un pellegrinaggio attraverso i continenti, un’occasione per scoprire la bellezza che il mondo offre a chi è veramente motivato a viaggiare e a conoscere". (segue)