Un pacchetto di richieste in materia di disoccupazione giovanile è stato consegnato ieri dall’Azione cattolica austriaca (KJÖ) a rappresentanti del mondo politico, nel corso di un incontro presso il Consiglio nazionale austriaco (uno dei due rami del Parlamento), cui hanno partecipato, tra gli altri, la segretaria di Stato del ministero per l’Economia, Christine Marek, il presidente dell’unione dei sindacati austriaci (Ögb), Rudolf Hundstorfer e il presidente della Camera del lavoro Herbert Tumpel. "L’obiettivo è rendere visibile la disoccupazione giovanile anche in considerazione del fatto che attualmente circa 60.000 giovani in Austria non hanno un posto d’apprendistato", ha dichiarato la KJÖ. Tra le richieste "l’introduzione di una materia scolastica di orientamento professionale, l’integrazione di praticantati nei programmi scolastici e l’istituzione di un fondo per sostenere le imprese che accolgono apprendisti. I problemi principali individuati riguardano infatti soprattutto l’orientamento alla professione, il numero esiguo di aziende che mettono a disposizione posti per l’apprendistato e i praticantati svolti a titolo gratuito". Il vescovo ausiliario di Graz, mons. Franz Lackner, responsabile per la pastorale giovanile della Conferenza episcopale, ha dichiarato all’agenzia di stampa cattolica austriaca Kathpress di voler sollevare la questione anche nella Conferenza episcopale.