"Nella celebrazione eucaristica, nella visita al cimitero, nella preghiera domestica conclusiva della giornata del 2 novembre includere fra i nostri ‘cari’ defunti anche le vittime del mare". E’ la proposta della Fondazione Migrantes della Cei in una nota che apparirà sul numero dell’agenzia settimanale "Migranti-press" a proposito dei recenti naufragi sulle coste della Calabria e della Sicilia che hanno causato 19 morti e diversi dispersi. "La preghiera è certamente benefica per loro si legge nella nota – e alimenterà in noi la voglia di mobilitazione perché cessi questa vergogna della nostra società, che presume di chiamarsi civile". "Naufragio dopo naufragio, siamo ormai assuefatti, purtroppo prosegue Migrantes – a queste lugubri notizie, cui magari la Tv dà contorni spettacolari; ci sembrano calamità ineluttabili e forse ci rassegniamo a darle per scontate anche per domani. Non si è di fronte al semplice ripetersi di una situazione già tragica, ma al suo aggravarsi di giorno in giorno, con la minaccia che prima o poi diventi esplosiva su vari fronti". (segue)” “