Secondo "Migranti-press" "c’è da augurarsi che diventi esplosiva anzitutto nelle nostre coscienze di europei e di italiani, di cittadini e di cristiani". Migrantes ricorda che nel 2007 si sono registrate oltre 500 vittime del mare, mentre per l’intero 2006 erano state 302: "si teme un crescendo di disperati che si avventurano, anche in questa stagione proibitiva, nella traversata e un crescendo di spregiudicata ferocia in questi trafficanti di carne umana che stanno inventando nuove rotte e nuovi espedienti". Per la Migrantes "non bastano" le parole "sia pure con sincerità", di personalità istituzionali "per smuovere la complicata macchina politica in Italia e tanto più in Europa; non bastano per tirare le logiche conseguenze, quella soprattutto di far qualcosa di più per sollevare dalla spaventosa depressione i Paesi da cui fugge in massa questa gente e di aprire qualche varco più ragionevole per una immigrazione regolare e regolata. La società civile si sente disarmata; ma sarà proprio del tutto impotente a dire la sua parola, a premere con tutti i mezzi democratici sui potenti della terra, sulla classe politica perché vada un po’ oltre il logorio di parole? E’ encomiabile l’iniziativa da tempo invalsa di dedicare un giorno alle vittime della strada, perché non proporre un giorno per le vittime del mare?"