ANTIPOLITICA: CIVILTÀ CATTOLICA, "INVENTARE UNA POLITICA ALTRA CHE PENSI AL BENE COMUNE" (2)” “

"Si nota – scrive Civiltà Cattolica – un forte divario tra le aspirazioni dei cittadini e i comportamenti dei responsabili politici. Emerge anche una volontà di partecipazione, soprattutto quando i termini sono sufficientemente chiari, come nel caso delle primarie del Pd, pur con tutti i limiti ivi presenti. Si sta facendo strada il bisogno di inventare una politica altra" che interpreti "con sapienza" questa attenzione all’interesse generale che "noi cattolici definiamo bene comune". Invece si assiste allo "scontro elettorale continuo tra le due coalizioni circa le riforme costituzionali e il cambiamento della legge elettorale". Lo scontro su tale materia, per "Civiltà Cattolica", "appare inaccettabile perché le riforme attese costituiscono la premessa per un migliore funzionamento delle istituzioni del Paese". "Fino a quando i partiti non capiranno che cambiare la Costituzione è oggi molto più importante che vincere le elezioni, le sorti della democrazia italiana continueranno a essere nelle mani di partiti che in altre democrazie non starebbero in Parlamento". Circa possibili elezioni future, nell’editoriale si legge: "Se ciò deve avvenire avvenga almeno dopo l’approvazione della Finanziaria".

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