Nella comunicazione sulla partecipazione democratica dei giovani, emergono alcuni "messaggi chiave", come puntualizza il commissario all’educazione, formazione e cultura, Ján Figel’: "I giovani europei devono poter accedere facilmente all’informazione", benché si legge nel recente documento della Commissione "solo alcuni Stati membri hanno messo in opera una strategia comunicativa sulle questioni che li riguardano". Positivi sono invece ritenuti i risultati del portale Ue (http://europa.eu/youth/) ad essi dedicato, che conferma una richiesta di informazioni su temi e iniziative per gli "under 30". Occorre inoltre "assumere iniziative che incoraggino i giovani alla partecipazione civica; purtroppo l’impegno degli Stati in questo ambito fa registrare pochi progressi", "benché il quadro giuridico in materia sia migliorato". L’Esecutivo invita infine gli Stati a un maggior coordinamento e a "lavorare in stretto contatto con le organizzazioni giovanili" nazionali e continentali. Al nuovo programma della Commissione "Gioventù in azione" (finanziato nell’ambito del bilancio 2007-2013) si assegna l’ambizioso compito di "stimolare la partecipazione civica dei giovani, in modo che essi risultino partner di chi elabora politiche che li riguardano e possano d’altra canto apportare il loro contributo attivo in un dialogo strutturato".