PAPA: CARD. SCOLA, “HA CERCATO IN TUTTO DI IMMEDESIMARSI AL CROCIFISSO”

“Un uomo che ha cercato, in tutto, soltanto di immedesimarsi al Crocifisso Risorto”: così il patriarca di Venezia, card. Angelo Scola, ha definito il Papa nell’omelia della messa esequiale per il Pontefice che ha celebrato ieri 4 aprile nella basilica di San Marco. “Da quand’era bambino e lungo tutto il percorso della sua esistenza fino ad arrivare all’ultima sofferta tappa – ha rievocato il patriarca – la straordinaria personalità di Karol Wojtyla si rivela quella di un uomo che ha cercato, in tutto, soltanto di immedesimarsi al Crocifisso Risorto: così spesso provato da dolori fisici e morali e nello stesso tempo attivo propugnatore del destino di felicità e di compimento dell’uomo; in più occasioni vittima dell’umana ingiustizia e nello stesso tempo strenuo paladino di giustizia e di pace; non di rado incompreso testimone di fede, nello stesso tempo in cui di questa fede, ha svelato il fascino singolare”. Per Scola “sacrificio ed offerta di sé sono termini che hanno trovato nel Magistero di Giovanni Paolo II un’espressione incisiva: la vita umana ha senso solo nel dono totale di sé”.
“Nella dolcezza con cui ha trattato i bimbi, nell’appassionato interloquire con i giovani, nell’impegno profuso a promozione della famiglia e della vita, nella proclamazione e nella difesa dei diritti degli ultimi, dei diseredati del sud del pianeta, degli uomini del lavoro, nella solidarietà tenace che da anziano ha voluto portare agli anziani, nell’umile testimonianza della sua così esposta, eppure mai ostentata, sofferenza dedicata ai sofferenti e agli ammalati… in tutto questo – ha concluso il patriarca – il Papa ha mostrato, in concreto, cosa sia fare la Sua volontà” indicando “a noi, uomini smarriti ed assetati di amore” come “l’amore autentico, cioè Gesù Cristo vivo, sia, per grazia, alla portata dell’uomo”.” ” 

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