Il senso di responsabilità della politica e dei cittadini

Eccoci davanti ad un’esperienza che nessuno di noi ha vissuto. Per ritrovare in autunno le elezioni per il rinnovo del Parlamento, dobbiamo tornare al 1919: l’anno dopo la fine della Prima guerra mondiale, una stagione di gravi tensioni sociali ed economiche che sfociò tre anni più tardi nell’avvento del fascismo.

(Foto ANSA/SIR)

Eccoci davanti ad un’esperienza che nessuno di noi ha vissuto. Per ritrovare in autunno le elezioni per il rinnovo del Parlamento, dobbiamo tornare al 1919: l’anno dopo la fine della Prima guerra mondiale, una stagione di gravi tensioni sociali ed economiche che sfociò tre anni più tardi nell’avvento del fascismo. Oggi, pur trovandoci in una situazione di preoccupanti emergenze (tra guerra in Ucraina, pandemia ancora in corso, siccità e allarme ambientale), non sembra fortunatamente in pericolo il sistema democratico che ci accompagna da quasi 80 anni. Ma proprio a difesa della democrazia sarà bene seguire con attenzione una campagna elettorale che scandirà le nostre vacanze, con i discorsi di leader (o presunti tali) e candidati che ci raggiungeranno anche sotto l’ombrellone o durante una passeggiata in montagna. Il voto del 25 settembre è un appuntamento cruciale per il futuro del nostro Paese: sin da ora rivolgiamo l’invito a tutti (a partire dai giovani) a recarsi alle urne per esercitare il proprio diritto-dovere. L’hastag #iononvoto che già spopola sui social è un segnale allarmante. Non è certo con l’astensionismo che possiamo indurre i nostri politici a ritrovare quel senso di responsabilità che da tempo hanno perso.

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