…vita nuova

Anno nuovo vita nuova... Quante volte lo abbiamo detto, e quante volte nel fare il conto alla rovescia abbiamo caricato quell’istante di un’importanza assoluta. E di un potere magico. Quasi come bastasse lo scoccare della mezzanotte per cambiare tutto, un po’ come avviene nelle favole (in cui tra l’altro lo scoccare della mezzanotte fa scomparire l’incantesimo, e riporta alla realtà, non realizza il sogno). Ogni anno nella notte di San Silvestro insieme ai calici alziamo al cielo anche i nostri propositi, i nostri sogni e la speranza che qualcosa cambi in positivo.

(Foto: ANSA/SIR)

Anno nuovo vita nuova… Quante volte lo abbiamo detto, e quante volte nel fare il conto alla rovescia abbiamo caricato quell’istante di un’importanza assoluta. E di un potere magico. Quasi come bastasse lo scoccare della mezzanotte per cambiare tutto, un po’ come avviene nelle favole (in cui tra l’altro lo scoccare della mezzanotte fa scomparire l’incantesimo, e riporta alla realtà, non realizza il sogno). Ogni anno nella notte di San Silvestro insieme ai calici alziamo al cielo anche i nostri propositi, i nostri sogni e la speranza che qualcosa cambi in positivo. È normale, è umano. E mai come quest’anno lo abbiamo fatto. Per archiviare un anno difficile. Difficilissimo. E sperare in un 2021 che segni una svolta, una rinascita. Ma forse più che di un ritorno alla normalità, dobbiamo sognare un cammino che prosegua con una nuova consapevolezza. Che non volta le spalle all’anno che è stato, ma fa tesoro di ciò che ci ha insegnato, anche in modo doloroso. Certo ci sono date simboliche, ci sono momenti determinanti che fanno da spartiacque. L’arrivo del vaccino è uno di questi, lo può essere. Ma è un’illusione pensare che da domani tutto sarà nuovo, tutto risolto e tutto come prima, come ci si risvegliasse da un brutto sogno. E soprattutto è sbagliato pensare che in quel che sarà domani il nostro agire non sia importante. In quest’anno spesso abbiamo sentito l’appello alla responsabilità, alla corresponsabilità, al rispetto delle regole, non in quanto tali, ma come strumenti per uscire da questo tunnel. Non è una zona che da rossa diventa gialla, un nuovo Dpcm meno restrittivo, o un vaccino che inizia ad arrivare che devono farci credere che ora tutto sia lecito e tutto possibile. Quindi anno nuovo, vita nuova, sì. Ce lo auguriamo. Ma con la consapevolezza che non sarà dall’oggi al domani e serve e servirà ancora con l’impegno di tutti, il nostro personale. Il senso del dovere, nei confronti nostri e degli altri. Che è meno spettacolare della bacchetta magica delle favole, ma è l’unica strada per cambiare davvero le cose.

(*) direttore “La Fedeltà” (Fossano)

Altri articoli in Italia

Italia