Conte a Sant’Egidio: “Corridoi umanitari in linea con politiche del governo”

La visita del premier alla Comunità trasteverina e l’incontro con il fondatore Riccardi e il presidente Impagliazzo. L’annuncio di un "codice per le disabilità"

Anziani, disabili, pace e, soprattutto, migranti. Questi i temi al centro della visita che ieri, 16 luglio, ha portato il premier Giuseppe Conte nel cuore della Comunità di Sant’Egidio, a Trastevere, dove ha incontrato il fondatore Andrea Riccardi e il presidente Marco Impagliazzo. Una visita privata, al di fuori degli impegni istituzionali, centrata su alcuni dei punti focali che più stanno a cuore alla Comunità. Il presidente del Consiglio non ha voluto rispondere alle domande dei numerosi giornalisti presenti ma al termine della visita ha rilasciato una breve dichiarazione. In particolare, per quanto riguarda i rifugiati, Conte ha sottolineato la sintonia con l’iniziativa dei corridoi umanitari intrapresa dalla Comunità in collaborazione con alcune Chiese protestanti e con la Cei, che hanno consentito di far arrivare in Europa (oltre che in Italia anche in Francia, Belgio e Andorra) circa 1.800 profughi, in gran parte siriani ma anche eritrei, somali, sud sudanesi.

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