Stranieri che imparano l’italiano e l’arte di essere mamme. Succede in parrocchia a Santa Rita

Da due anni e mezzo i progetti Cleopa utilizzano la forza della relazione "a tu per tu" per insegnare la lingua a chi viene da fuori. E a giugno è partito per la seconda volta "Mamicleopa" in favore delle giovani mamme

Immaginate di mutuare un progetto nato in aree dove il bilinguismo caratterizza la vita sociale quotidiana – come Barcellona o Bolzano, dove catalano e tedesco convivono con castigliano e italiano – e di trapiantarlo a Padova allo scopo di facilitare l’integrazione sociale. È quanto sta avvenendo ormai da due anni e mezzo nella parrocchia cittadina di Santa Rita da Cascia. C’è da scommettere che quando il parroco don Romeo Sinigaglia incontrerà il sindaco Giordani, nell’ambito del confronto che il primo cittadino ha chiesto a tutti i parroci, nella conversazione entrerà anche il progetto Cleopa “Parla con me l’italiano”.

“Siamo partiti nel febbraio 2016 – fa il punto la coordinatrice Alessandra Pallaro – e abbiamo raggiunto il numero di 114 coppie, 85 volontari e 81 apprendenti. Abbiamo uno zoccolo duro di volontari veterani sempre più capaci di avvicinare i giovani migranti che gravitano negli spazi circostanti la parrocchia. A loro si aggiungono anche nuove persone incuriosite da questo mondo così vicino e così lontano. Siamo sempre in attività”.

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