La questione dell’appartenenza della Turchia all’Unione europea solleva il dibattito sulla natura dell’Unione europea. Qui è l’identità europea che entra in gioco. Il dibattito sulla Turchia va oltre, sollevando questioni radicali. Esso è un segno indicatore delle attuali incertezze che caratterizzano la costruzione dell’Unione europea.
L’Europa come progetto: che cos’è l’Unione europea? La risposta a questa domanda non può limitarsi al Trattato costituzionale dell’Ue. Questo progetto dell’Europa non è chiaramente definito. La relativa vacuità di questa categoria è considerata un rischio per l’Ue: forse il notevole peso della Turchia, le sue potenzialità economiche, il suo dinamismo demografico, le sue caratteristiche religiose, potrebbero essere un peso troppo grande? Una società ancora ampiamente dominata dall’Islam potrebbe far parte dell’Unione europea o graverebbe eccessivamente su un’Europa prevalentemente influenzata dal retaggio di Roma, di Atene e di Gerusalemme…
La Turchia ha un proprio posto in Europa? La domanda non è nuova, anche se la questione solleva oggi nuove polemiche. La storia delle relazioni tra Turchia e Europa non deve essere dimenticata, a memento del ruolo e della posizione del Cristianesimo nel nostro mondo. Per il suo peso economico e demografico, l’eventuale candidatura della Turchia a membro dell’Unione europea rappresenterebbe un salto di qualità rispetto al precedente allargamento del maggio 2004: (10 nuovi paesi per una cifra globale di 75 milioni di persone). La sola Turchia ha 70 milioni di abitanti ma, da un punto di vista economico, è assai più arretrata dei 10 nuovi membri dell’Unione europea. Esiste poi la questione dei diritti umani, che è al cuore della questione dell’appartenenza di questo Paese all’Ue. Per molto tempo essa ha giustificato la procrastinazione di tale candidatura. Ma nel frattempo sono stati compiuti dei progressi.
Da qualche anno, la Turchia ha avviato un processo di modernizzazione politica che l’ha avvicinata alle democrazie liberali. Le riforme costituzionali ne costituiscono il segnale più evidente. A parte tutte queste argomentazioni, il dibattito relativo all’entrata della Turchia nell’Ue è diventato un tema di politica interna negli Stati europei. Questo dibattito è dominato dal fatto che la Turchia è culturalmente un Paese musulmano. Tra l’altro, il dibattito non tiene conto della diversità religiosa della Turchia e della presenza dell’Islam in Europa. La questione della Turchia solleva la questione dei confini, del potere, dei valori e del progetto dell’Unione europea. La Turchia è uno specchio che riflette l’incertezza degli europei sul significato che essi intendono attribuire a questa costruzione originale che si chiama “Unione europea”.
La Turchia: specchio delle nostre contraddizioni o delle nostre incertezze?
Qualunque siano le risposte che si possano dare a queste domande, è sulla base dei principi e del carattere fondamentale dell’Unione che si conduce il dibattito in modo democratico, cioè sulla base di un dibattito pubblico che dovrebbe essere il più esauriente e aperto possibile.
Antoine Sondag
Pax Romana – Organismo internazionale intellettuali cattolici
(15 novembre 2006)
Lo specchio turco
NOTE