La Commissione europea ha pubblicato oggi il quarto riesame dell’attuazione delle politiche ambientali. La mancata attuazione della normativa ambientale dell’Ue, fra l’altro causa inquinamento atmosferico e idrico, degrado della natura e dei rifiuti, genera costi stimati a 180 miliardi di euro all’anno per l’Ue. Si tratta, secondo la Commissione, di circa l’1% del prodotto interno lordo dell’Unione. “L’attuazione delle politiche ambientali – riferisce invece la Commissione – può ridurre tali costi, garantendo nel contempo condizioni di parità per le imprese in tutto il mercato unico dell’Ue”. Il riesame individua tendenze comuni a livello dell’Ue, sulla base delle singole relazioni per Paese dei 27 Stati membri. La relazione evidenzia “l’urgente necessità di migliorare l’attuazione del diritto ambientale”. Anzitutto riguardo l’economia circolare (es. riciclo rifiuti), ma anche per quanto attiene l’acqua (rischio di carenza idrica e siccità), la protezione della biodiversità, la riduzione dello smog, gli sforzi per contrastare il cambiamento climatico. Investire nell’attuazione del diritto ambientale – afferma Jessika Roswall, commissaria per l’ambiente – significa proteggere le generazioni future.