Sinodo: card. Grech, “l’Instrumentum laboris dopo la primavera 2023”

I tempi per la realizzazione della tappa continentale del Sinodo indicano “la primavera del 2023, per permettere alla Segreteria del Sinodo di redigere, sulla base delle sintesi pervenute, l’Instrumentum laboris per l’assemblea di ottobre a Roma”. Lo indica il card. Mario Grech, che guida la Segreteria del Sinodo, in una intervista rilasciata a Vita pastorale. “Dall’apertura della tappa alla celebrazione delle Assemblee sarà un tempo fecondo per le Chiese particolari e per le Conferenze episcopali di approfondire lo stile e il metodo sinodale”, aggiunge.
Il cardinale osserva che “la stragrande maggioranza delle Chiese particolari ha partecipato alla consultazione del popolo di Dio; la quasi totalità delle Conferenze episcopali (112 su 114) e la totalità delle 15 Chiese orientali sui iuris hanno fatto pervenire le loro sintesi; molti altri contributi sono stati inviati direttamente alla Segreteria del Sinodo, compresi quelli di una ventina di dicasteri della Curia romana”. “Siamo stati felicemente sorpresi di una partecipazione così corale. Il Documento di sintesi per la fase continentale è davvero l’eco della voce della Chiesa tutta”. Soffermandosi su questo documento, il segretario generale del Sinodo spiega che “il punto che avevamo chiaro era che dovevamo ascoltare, senza aggiungere nulla di nostro”. “Nel Documento continentale ciò che si ascolta è la voce delle Chiese, restituita dai pastori”.
Guardando ai prossimi step, il cardinale riferisce che “il Documento redatto dalla Segreteria a partire dalle sintesi delle Conferenze episcopali, prima di approdare alle Assemblee continentali, viene restituito alle Chiese particolari”. “Il principio della restituzione è fondamentale per capire l’esercizio della sinodalità: bisogna sempre tornare là dove è partito il processo sinodale. Ogni vescovo ha ricevuto il Documento, con la raccomandazione di rileggerlo nella sua Chiesa e di fare osservazioni sul Documento – si tratta, a tutti gli effetti, di una modalità di recezione – da inoltrare alla Conferenza episcopale; questa a sua volta farà il suo discernimento e inoltrerà le osservazioni al livello continentale”. Quindi, il card. Grech osserva: “Nel processo sinodale è sempre coinvolta la Chiesa intera! Tutte le Chiese particolari, cioè tutto il popolo di Dio con i suoi pastori! In questo modo si radicano sia lo stile che la forma sinodale della Chiesa, che per la prima volta sta sperimentando anche questo livello continentale di discernimento”.

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