Diocesi: Agrigento, peregrinatio delle reliquie di sant’Angelo con ricognizione e deposizione dei resti mortali nella nuova urna

Si svolgerà, mercoledì 12 agosto, nelle comunità di Agrigento, Sant’Angelo Muxaro, Palma di Montechiaro e Licata, la peregrinatio delle reliquie di sant’Angelo, martire carmelitano, con le operazioni di ricognizione e conservazione dei suoi resti mortali. Ricorre, infatti, quest’anno l’ottavo centenario del martirio del santo. L’Ordine carmelitano, in accordo con la diocesi di Agrigento, ha promosso e realizzato il restauro dell’urna argentea che dal 1623 accoglie le reliquie di sant’Angelo e la necessaria ricognizione delle reliquie in essa contenute (l’ultima si tenne nel 1623), che si concluderà con una cerimonia pubblica nella cattedrale di Agrigento, dove l’arcivescovo, il card. Francesco Montenegro, alle 9.30, presiederà la recita dell’Ora Media e il rito solenne di chiusura della nuova urna in plexiglass. A conclusione della cerimonia, l’urna con le reliquie verrà trasportata dalla cattedrale su un apposito mezzo ed avrà inizio la peregrinatio per alcuni comuni della diocesi.
La prima tappa sarà Sant’Angelo Muxaro, dove giungerà in tarda mattinata, dopo aver attraversato i centri di Raffadali e Santa Elisabetta. Nella chiesa madre di Sant’Angelo Muxaro, dopo l’accoglienza, verrà celebrata la Messa. L’urna rimarrà esposta fino alle 17 per consentirne la venerazione da parte dei fedeli in modo ordinato e contingentato. Dopo la cerimonia di congedo, l’urna riprenderà il cammino verso Licata, attraversando il Villaggio Mosè e Palma di Montechiaro, dove sosterà brevemente nei pressi della chiesa dedicata al santo per un omaggio del rettore e dell’amministrazione comunale. Le reliquie rientreranno a Licata in serata, dove verranno accolte nel santuario Sant’Angelo. Dopo la celebrazione della Messa, la nuova urna sarà collocata nella cappella dedicata al Santo, dove rimarrà esposta per l’ostensione per tutto l’anno giubilare, al termine del quale sarà inserita nella storica urna d’argento restaurata e i resti mortali del Santo non saranno più visibili. Al pellegrinaggio parteciperà il priore generale dell’Ordine carmelitano, padre Micéal O’Neill.

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