Parlamento Ue: Merkel in plenaria. Risposta alla crisi, “ci attendono compiti enormi che richiedono enormi energie”

Bruxelles, 8 luglio: Angela Merkel all'Europarlamento (foto SIR/PE)

“Ogni volta che ascolto la IX sinfonia di Beethoven, scopro qualcosa di diverso che mi colpisce e mi emoziona, e così è con l’Europa: ogni volta scopro qualcosa di nuovo e ogni volta mi colpisce. Quindi il mio augurio è che il messaggio di questa sinfonia, l’idea di fraternità e di armonia, ci guidi in Europa” perché “quest’Europa è capace di grandi cose se restiamo vicini e uniti l’uno all’altro”. Con un ricordo personale, legato alla propria passione per la musica e per Beethoven in particolare, il compositore dell’inno europeo – di cui a fine anno si ricorderanno i 250 anni dalla nascita – ha concluso il suo discorso di fronte al Parlamento europeo la cancelliera Angela Merkel. Gli eurodeputati hanno applaudito a lungo e si sono alzati in piedi. “Il mio primo viaggio all’estero dopo la pandemia” aveva esordito “mi ha portato consapevolmente e con convinzione qui da voi, al cuore della democrazia europea”. Per superare la crisi “serve il Parlamento europeo”, ha aggiunto. “Ci attendono compiti enormi che richiedono enormi energie”, proprio a cominciare dal confronto parlamentare, dalla mediazione politica e da convinzioni culturali nelle diverse regioni”. Poi la cancelliera ha illustrato i cinque temi che “secondo me sono particolarmente importanti in questo tempo: i nostri diritti fondamentali, la coesione, la protezione del clima, la digitalizzazione e la responsabilità dell’Europa nel mondo”.
Perché “dobbiamo cambiare l’Europa in modo sostenibile se vogliamo proteggere e preservare l’Europa” in modo che sia anche in grado di “assumere il proprio ruolo in modo sovrano e responsabile in un ordine globale in rapido cambiamento”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori