Povertà educativa: Samengo (Unicef Italia), “lede i diritti di bambini e ragazzi. Con didattica a distanza forte impatto sulle disuguaglianze”

“La povertà educativa lede il diritto dei bambini e dei ragazzi ad avere una educazione di qualità: la realizzazione delle piene potenzialità dei minorenni è un ‘bene comune’ di cui tutti siamo responsabili”. Lo ha evidenziato Francesco Samengo, presidente di Unicef Italia, intervenendo ieri al webinar “Ritrovarsi nella comunità educante – le esperienze del progetto ‘Lost in Education’ per il post emergenza” per fare il punto sulle lezioni apprese attraverso i racconti diretti dei ragazzi e delle ragazze, degli educatori e docenti, dei genitori e degli attori delle comunità educanti, e con il contributo di esperti. “Durante l’emergenza coronavirus, la didattica a distanza ha avuto un forte impatto sulle disuguaglianze educative”, ha proseguito Samengo, secondo cui “il rischio è l’aumento di un divario sempre maggiore tra i minorenni. I ragazzi e le ragazze che vivevano situazioni di fragilità sono coloro che ci hanno rimesso di più dalla chiusura delle scuole”. Per il presidente di Unicef Italia, “è necessario pertanto lavorare per costruire una comunità educante che si prenda carico del processo educativo, partendo dalle risorse di un luogo, sia in termini di servizi disponibili che di capitale sociale e umano”.
All’incontro sono intervenuti, fra gli altri, il presidente del Comitato di indirizzo strategico del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e viceministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni, la sociologa Chiara Saraceno, il pedagogista Raffaele Mantegazza, il direttore generale di Unicef Italia, Paolo Rozera.

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