Demografia: Fnopo, “un Paese a natalità negativa è destinato a scomparire. Governo vari misure urgenti”

“Un Paese a natalità negativa è destinato a scomparire. Non è più possibile restare a guardare di fronte al continuo svuotamento delle culle. Il Governo intervenga subito, varando misure urgenti per contrastare la denatalità, perché senza nascita non c’è futuro per il Paese”. Questo il commento del Comitato centrale della Federazione nazionale ordini professione ostetrica (Fnopo) all’ultimo report Istat sul Bilancio demografico nazionale relativo all’anno 2019.
La Fnopo ricorda le preoccupazioni già espresse in occasione degli Stati generali dell’economia, e il documento presentato dalla Federazione nel corso dell’incontro, ribadendo che le “culle vuote” continuano a non garantire il “ricambio generazionale”, come dimostra il saldo naturale negativo tra nati e morti di –214mila unità nel 2019.
Di qui la richiesta, “ancora una volta e con maggior forza, alla politica e alle istituzioni che vengano attuate tutte le misure necessarie per valorizzare il Piano nazionale fertilità, varato nel 2015 dall’allora ministro della Salute pro tempore Lorenzin”. “Occorre adottare politiche forti per garantire che le culle tornino a riempirsi di neonati”, spiega la presidente Fnopo Maria Vicario. Tra le misure proposte a sostegno delle donne, “dare impulso a politiche di wefare sanitario e sociale forti, tra cui l’istituzione e l’implementazione su tutto il territorio nazionale del modello dell’’ostetrica di famiglia e di comunità'”.
La Federazione si è già attivata, attraverso la costituzione del gruppo di lavoro “Strategie operative per attuazione Piano nazionale fertilità” attraverso il quale intende promuovere la fertilità ponendola al centro delle politiche sanitarie ed educative del Paese. Questi temi saranno affrontati nel corso dei prossimi incontri che la Federazione ha programmato con il viceministro alla Salute Sileri e la sottosegretaria Zampa.

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