Germania: Baviera, seconda vita per l’abbazia domenicana di Schlehdorf. Da agosto sarà un progetto innovativo di casa comune

Un progetto originale che salvaguarderà un bene storico della Baviera, l’abbazia domenicana di Schlehdorf, a 60 chilometri da Monaco, è sulla strada del perfezionamento. Diventata impossibile la gestione del grande complesso monastico gioiello del barocco bavarese (circa 10mila metri quadrati di spazio interno e un totale di 222 stanze), le suore domenicane missionarie, davanti ai costi crescenti e al rischio di non poter far fronte a necessità di restauri e interventi di riqualificazione, nel 2014 decisero di porre in vendita Schlehdorf, per poi trasferirsi in un nuovo moderno convento. Ad aggiudicarsi la vendita fu la società edile cooperativa Wogeno che superò con il suo progetto di “Cohaus – casa comune” una ditta che voleva trasformare Schlendorf in una serie di condomini. Acquisito per 6 milioni di euro il complesso, la cooperativa si è posta il compito di “creare un luogo per la vita comune, per il lavoro, l’istruzione e il rilassamento”. Wogeno utilizza il monastero in prova dal giugno 2018: le celle delle suore sono diventate 50 stanze, ognuna con un bagno. Le aree comuni sono a disposizione dei residenti: un soggiorno e la cucina. La combinazione di privato e pubblico utilizza il sistema del “cluster living”, nel quale le esigenze personali si intersecano con una offerta di vita in comune.
I prezzi degli affitti per i soggiorni variano tra 300 e 950 euro a seconda delle dimensioni della stanza. Sono in fase di realizzazione negli ampi spazi dell’abbazia 16 zone professionali e commerciali, che saranno date in affitto. Il 25 luglio, con un evento pubblico, saranno scelti i nomi degli affittuari e dalla metà del prossimo agosto il monastero inizierà ufficialmente la sua seconda vita.

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