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Ucraina: Shevchuk, “bere il calice del Signore significa sentirsi responsabili dei più bisognosi”

(Bratislava) – “Oggi come Chiesa dobbiamo pensare a come noi, cristiani dell’Ucraina, possiamo servire coloro che nel nostro Paese sono più vulnerabili dal punto di vista sociale, perché domani ci saranno un sacco di persone che non avranno più un centesimo per comprare il pane quotidiano”. È quanto ha dichiarato Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina (Ugcc), che in una recente omelia on line, riflettendo sulla situazione causata dal Covid-19, ha ricordato alla gente che i “tempi duri”, di grandi difficoltà, devono ancora arrivare. “Molte famiglie che attualmente sono rimaste senza lavoro sono prive di mezzi di sostentamento”, ha ricordato il presule, invitando tutte le persone di buona volontà a dar prova di solidarietà, aiutando gli ucraini che “presto sperimenteranno difficoltà economiche a causa della pandemia e non avranno mezzi per acquistare il cibo”. Il leader dell’Ugcc ha inoltre espresso la sua gratitudine a tutti i laici che hanno trovato il modo di svolgere servizi sociali durante la quarantena e stanno sostenendo economicamente coloro che hanno bisogno di aiuto: “Bere il calice del Signore oggi significa sentirci tutti responsabili non solo della nostra salute ma anche della vita dei più bisognosi intorno a noi”.

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