Coronavirus Covid-19: America Latina, vari vescovi ringraziano il personale medico. “Compito di immensa carità”. Superati 40mila contagi, 1.600 morti

In occasione della Giornata mondiale della salute, celebrata ieri, alcuni vescovi latinoamericani hanno espresso la loro gratitudine ai medici e al personale sanitario, mobilitati nell’emergenza coronavirus, che ha ormai provocato nel continente, secondo i dati ufficiali, oltre 40mila contagi (40.555 alla giornata di ieri) e 1.619 morti.
“Esprimo la mia gratitudine e sincero apprezzamento a voi, ai medici, alle infermiere, al personale tecnico e ai volontari di supporto sanitario, che svolgono il nobile compito di ricevere, accompagnare e in molti casi restituire la salute”. Lo ha affermato, in un video diffuso ieri, l’arcivescovo di Trujillo, mons. Miguel Cabrejos, nella sua qualità di presidente della Conferenza episcopale peruviana, nel contesto dei tempi difficili che il mondo sta vivendo a causa della pandemia di Covid-19, che “rende evidente la fragilità umana e il dolore fisico, emotivo e spirituale provato da molte persone infette e dalle loro famiglie”. Secondo mons. Cabrejos, che è anche presidente del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), quello dei medici è “un compito di immensa carità, misericordia e umanità, che nell’opera di sanificazione e guarigione rende visibili le mani di Cristo”. Perciò, conclude il presidente dei vescovi peruviani, “tutti voi siete i samaritani di oggi; accogliendo il vicino malato, esprimete la tenerezza di Dio, curando le loro malattie e mettendo in pratica i valori della vita, della salute e della dignità umana”.
L’arcivescovo di Panama, mons. José Domingo Ulloa, ha invece scritto: “Ci date una testimonianza visibile del volto umano, premuroso e fraterno delle cure mediche nei momenti difficili, nonostante mettiate a rischio la vostra stessa vita; alcuni di voi hanno persino offerto la propria vita, perché la loro vocazione e il loro amore per la Patria li hanno incoraggiati a donarsi completamente”. “Grazie per il vostro eroismo, non vi abbandoneremo come Chiesa”, ha scritto la presidenza della Conferenza episcopale del Paraguay in una lettera inviata al ministro della Salute.

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