Irlanda: oggi la “Giornata di preghiera per le vittime e i sopravvissuti” degli abusi sessuali. I vescovi, “chiediamo perdono per essere rimasti in silenzio”

“Chiediamo perdono per tutti i casi di abuso che sono stati commessi in Irlanda, abuso di potere, abuso di coscienza e abuso sessuale, da parte dei rappresentanti della Chiesa. Chiediamo perdono per tutte quelle volte in cui, come Chiesa, non abbiamo offerto ai sopravvissuti, compassione e ricerca della giustizia e della verità mediante azioni concrete. Chiediamo perdono per quei membri della gerarchia che non si sono assunti alcuna responsabilità per queste situazioni dolorose e sono rimasti in silenzio. Chiediamo perdono. Cristo abbia pietà”. Questa la preghiera che viene letta in tutte le Chiese di Irlanda dove oggi, primo venerdì di Quaresima, si celebra – secondo le indicazioni di Papa Francesco a tutte le Conferenze episcopali del mondo – la “Giornata di preghiera per i sopravvissuti e le vittime di abuso”.
L’Irlanda è stato uno dei Paesi nel mondo più travolti dallo scandalo degli abusi. Era il 2009 quando dopo anni di lavoro da parte di specifiche Commissioni governative, vengono pubblicati il Rapporto Ryan, sugli abusi avvenuti nel sistema scolastico, e il Rapporto Murphy, sugli abusi su minori compiuti da trent’anni da membri dell’arcidiocesi di Dublino. La vasta eco suscitata dai rapporti, che evidenziano le carenze con cui la Chiesa ha gestito i casi, spingono Benedetto XVI prima a convocare a Roma i vescovi irlandesi; poi nel marzo 2010 a pubblicare una “Lettera pastorale” rivolta a tutti i cattolici del Paese e a disporre una visita apostolica in Irlanda, da novembre 2010 a marzo 2012. La Chiesa irlandese fu travolta e molti vescovi si dovettero dimettere. Dallo scorso anno, si celebra la Giornata di preghiera e di perdono: per l’occasione in tutte le Chiese del Paese vengono accese delle candele, in segno di preghiera, memoria e guarigione per tutte quelle persone e le loro famiglie, che sono state abbandonate in una sofferenza permanente causata dagli abusi. “Ho avuto il privilegio in questi anni – confida l’arcivescovo di Armagh e presidente dei vescovi irlandesi, mons. Eamon Martin – di incontrare vittime e sopravvissuti ad abusi e membri delle loro famiglie nelle quattro province dell’Irlanda. Molti mi hanno parlato dell’importanza della preghiera e della necessità che la Chiesa sia aperta alla giustizia, per espiare e non dimenticarli mai. Sono stato umiliato dal loro coraggio e sopraffatto dalla loro generosità di spirito”.

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