Diocesi: mons. Panzetta (Crotone), “intessiamo relazioni segnate dalla carità nella verità”

“Mi sento chiamato a non nascondere i problemi sotto il tappeto, a non temere di vivere il contatto con una realtà nella quale occorre fasciare ferite, farsi carico, prendersi cura e spendersi veramente senza barare. Intendo essere un vescovo con uno sguardo di predilezione per gli ultimi e per ogni povertà”. Lo ha detto, il 5 gennaio, mons. Angelo Raffaele Panzetta, nella celebrazione in cui ha fatto il suo ingresso come arcivescovo di Crotone-Santa Severina, svoltasi al Palamilone. “Sono arrivato senza portare qui ricette preconfenzionate o con l’intenzione di trapiantare in questa terra lo stile pastorale di altre Chiese. Sono convinto che qui nella nostra terra dobbiamo, con percorsi sinodali, sognare e realizzare i progetti e i programmi più adatti a disegnare percorsi di salvezza più adatti al nostro scopo”.
Riferendosi a Papa Francesco, mons. Panzetta ha ricordato che “oggi il popolo di Dio e la storia richiedono che i vescovi siano uomini vicini a Dio e siano contestualmente capaci di essere vicini alla gente, soprattutto ai più bisognosi, ma con amore di padre stiano accanto ai loro presbiteri”. Alle diverse centinaia di fedeli presenti il neo vescovo ha confidato di aver “scritto sul navigatore della mia vita questo percorso e intendo seguirlo con le capacità e limiti che ho”. Rivolgendosi ai fedeli, mons. Panzetta ha detto di non avere “paura a chiedervi di aiutarmi ad essere il vescovo secondo il cuore di Cristo e della Chiesa”. Da qui l’esortazione: “Intessiamo subito tra noi relazioni segnate dalla carità nella verità avendo cura di rimanere lontani dallo stile relazionale opacizzato dall’adorazione e dalla finzione che isolano l’autorità in un mondo parallelo nel quale diventa impossibile rendersi conto delle reali esigenze delle persone e delle comunità”. Mons. Panzetta ha affidato l’inizio del suo episcopato alla Madonna di Capocolonna e, facendo il suo ingresso nel territorio diocesano, si è fermato a salutare la comunità di Torretta. “Dobbiamo scommettere sulla parrocchia”, ha affermato a braccio il presule.

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