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Conferenza sul futuro dell’Europa: Strasburgo, risoluzione di maggioranza, “processo aperto, dal basso, per la riforma dell’Unione”

foto SIR/Marco Calvarese

(Strasburgo) Il Parlamento europeo, riunito in plenaria a Strasburgo, affronta oggi il tema della Conferenza sul futuro dell’Europa. Il dibattito in aula, alla presenza dei rappresentanti della Commissione e del Consiglio, prelude al voto di una risoluzione che contenga le linee politiche che lo stesso Parlamento porterà al tavolo delle discussioni con le altre due istituzioni comunitarie. L’avvio della Conferenza prevede infatti previamente un accordo interistituzionale. Sono tre le risoluzioni presentate, che saranno votate oggi: la prima, firmata dai gruppi “europeisti” (Popolari, Socialisti e democratici, Liberaldemocratici-Renew, Verdi, Sinistra unitaria-Gue); una seconda dei Conservatori (Ecr); la terza del gruppo “euroscettico” e nazionalista (Id). Il primo testo è quello che certamente otterrà la maggioranza in emiciclo. In essa si segnalano obiettivi e modalità di svolgimento della Conferenza, ponendo – almeno nelle intenzioni – al centro del processo “dal basso” i cittadini europei. Vengono inoltre suggerite alcune “priorità d’intervento predefinite ma non esaustive”, in quanto si afferma che la Conferenza debba essere un “processo aperto”, di revisione e di riforma dell’Ue. Tali priorità sono così indicate: “Valori europei, diritti e libertà fondamentali, aspetti democratici e istituzionali dell’Ue, sfide ambientali e crisi climatica, giustizia sociale e uguaglianza, questioni economiche e occupazionali, tra cui la fiscalità, trasformazione digitale, sicurezza e ruolo dell’Ue sulla scena mondiale”.

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