Diritti delle donne: Consiglio d’Europa, l’Italia ha “compiuto progressi” ma “la parità incontra resistenze”

(Strasburgo) L’Italia ha “compiuto progressi nella promozione dei diritti delle donne”, ma “la causa della parità tra donne e uomini incontra resistenze” nel Paese. Lo dice dal Consiglio d’Europa, il Gruppo di esperti sulle iniziative per contrastare la violenza sulle donne (Grevio), che oggi ha pubblicato il rapporto sull’attuazione in Italia della Convenzione di Istanbul. Tra i passi avanti vengono citate la normativa del 2009 contro lo stalking, o la legge che ha sancito l’obbligo delle autorità di sostenere e promuovere servizi di assistenza alle vittime, il decreto sul congedo speciale retribuito per le lavoratrici vittime di violenza di genere, o ancora la legge che tutela gli orfani di una vittima di crimine domestico. Si può invece fare meglio nel trovare “risposta coordinata e inter-istituzionale alla violenza, coinvolgendo le autorità locali e tutti gli attori interessati, in particolare le Ong femminili che offrono strutture di accoglienza per le vittime”. “Un esame urgente da parte delle autorità” è necessario riguardo la “determinazione dei diritti di custodia e di visita dei figli”, dato che il sistema attuale tende “a esporre a una vittimizzazione secondaria le madri che cercano di proteggere i figli denunciando la violenza”. Per quel che è del diritto di asilo, mancano “procedure efficaci di valutazione delle vulnerabilità”, per cui possono essere espulse o rimpatriate vittime non correttamente individuate, rischio che “le recenti politiche aumentano ulteriormente”. Otto sono in tutto le misure che il Grevio invita l’Italia ad adottare.

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