Inchiesta

Emanuela Orlandi: Gisotti, “iniziate regolarmente le operazioni al Campo Santo Teutonico”. Non è possibile prevedere i tempi di durata

“Alle ore 8.15 di stamani, dopo una preghiera davanti ai due sepolcri guidata dal Rettore del Collegio Teutonico, sono iniziate regolarmente le operazioni al Campo Santo Teutonico nell’ambito delle incombenze istruttorie del caso Orlandi. Non è possibile prevedere, al momento, i tempi di durata per concludere tali operazioni, che vedono impiegate una quindicina di persone”. Lo rende noto il direttore “ad interim” della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti. In particolare, sta operando il personale della Fabbrica di San Pietro per l’apertura e chiusura dei sepolcri, mentre all’acquisizione dei reperti provvede il Prof. Giovanni Arcudi, coadiuvato dal suo staff, alla presenza di un perito di fiducia nominato dal legale della Famiglia Orlandi. Presenti il Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, Prof. Gian Piero Milano, e il suo Aggiunto Prof. Alessandro Diddi, e il Comandante del Corpo della Gendarmeria Vaticana, Domenico Giani. Come indicato nel decreto del Promotore di Giustizia Vaticano, le operazioni riguardano la “Tomba dell’Angelo” della Principessa Sophie von Hohenlohe e la tomba attigua della Principessa Carlotta Federica di Mecklemburgo. Sebbene la tomba indicata dal legale della Famiglia Orlandi sia, infatti, quella con l’Angelo che tiene tra le mani un libro aperto con la scritta “Requiescat in pace”, il Promotore di Giustizia – trattandosi di due tombe vicine ed entrambe con una edicola similare – al fine di evitare possibili fraintendimenti su quale potesse essere la tomba indicata, ha disposto l’apertura di entrambe. Per ragioni processuali ed in ossequio al segreto istruttorio, conclude Gisotti, “non verrà resa nota l’identità dei familiari delle due principesse sepolte; ovviamente si tratta di discendenti che sono stati informati delle operazioni e che, per amore della verità, hanno garantito la loro completa disponibilità e collaborazione con la Santa Sede ed in particolare con l’Ufficio del Promotore di Giustizia”.